Sommergibile Pietro Micca
REGIA MARINA ITALIANA
Il sommergibile Pietro Micca il 24 luglio 1943 salpò da Taranto diretto a Napoli, ma quattro giorni dopo, di sera, fu colto da un'avaria al largo di Capo Spartivento Calabro e dovette invertire la rotta.[4] Avrebbe dovuto incontrarsi al largo di Santa Maria di Leuca con un'unità scorta, la Bormio; ma fu individuato dal sommergibile britannico Trooper che, alle 6.05 de 29 luglio, gli lanciò una sventagliata di sei siluri uno dei quali centrò il Micca a mezza nave, provocandone il repentino affondamento a 3 miglia per 207° dal faro di Santa Maria di Leuca (altre fonti riportano invece che il Trooper lanciò una prima coppiola di siluri, evitati dal Micca, e poi una seconda che centrò il sommergibile italiano mentre stava invertendo la rotta). Il comandante Scrobogna e 17 fra ufficiali, sottufficiali e marinai furono sbalzati in mare e tratti in salvo da barche di pescatori dalla Bormio sopraggiunta poco dopo; con il Micca scomparvero due ufficiali, 62 fra sottufficiali e marinai e anche un operaio. Secondo varie fonti parte dell'equipaggio rimasto intrappolato nel relitto (adagiato a 72 metri di profondità) non morì subito: si udirono rumori per due giorni dopo l'affondamento, e secondo alcuni pescatori il terzo giorno furono sentiti degli spari. Il sommergibile aveva svolto 24 missioni di guerra (4 offensivo-esplorative, 14 di trasporto, 2 di posa di mine, 4 di addestramento o trasferimento) navigando per 23.140 miglia. Il relitto del Micca è stato individuato nel 1994 a tre miglia dalla costa, fra gli 80 e gli 85 metri di profondità.
da http://www.regiamarina.net